Storia, curiosità e ricetta del baccalà alla vicentina

Qual è la storia del baccalà alla vicentina? In realtà la storia di questo piatto inizia molto lontano dall’Italia ossia da Rost, una delle isole di Lofoten, dove un mercante veneziano che era scampato a un naufragio fini sulle coste di quest’isola norvegese.
Durante il soggiorno sull’isola, scoprirono le golosità culinarie e le tradizioni del posto, legate principalmente al pesce e alla lavorazione del merluzzo.
Nello specifico non poterono che notare il metodo utilizzato per conservare il merluzzo, ossia lasciandolo essiccare al sole e al freddo dei venti nordici per diversi mesi.
I norvegesi lo chiamavano stockfiss, ossia stoccafisso, e quando i sopravvissuti al naufragio tornarono in Italia lo portarono in Veneto, dove divenne negli anni un piatto tipico della tradizione.
Dunque la sua storia nasce davvero in un periodo molto lontano! Ma scopriamo qualcosa in più su questa ricetta.
La storia del baccalà alla vicentina: curiosità
Il baccalà o meglio lo stoccafisso, come abbiamo potuto vedere è arrivato tantissimo tempo fa sulle coste italiane, portato dai mercanti che ne hanno scoperto sia il metodo di conservazione sia il gusto prelibato.
I vicentini videro così nello stoccafisso una buona alternativa al pesce fresco che era facilmente deperibile. E da qui nacquero gustosi piatti come la ricetta del baccalà alla vicentina.
Naturalmente bisogna fare una precisazione, i vicentini chiamano con il nome di Bacalà e non Baccalà, lo stoccafisso. Infatti, il bacalà con una “c” è quello essiccato, mentre il baccalà con due “c” quello sotto-sale.
Nonostante ciò, spesso la ricetta si trova con il nome di baccalà, in quanto in forma scritta si privilegia la scrittura del termine in italiano corretto.
Baccalà alla vicentina: come si prepara?
Devi sapere che in realtà la preparazione dello stoccafisso alla vicentina bisogna procurarsi pochi e semplici ingredienti:
- 1 kg di stoccafisso
- 200 g di cipolle bianche
- 40 g di sarde dissalate
- Farina 00
- Sale grosso
- 180 g di latte intero
- Grana Padano
- Pepe nero
- Olio EVO
- Prezzemolo
La preparazione del baccalà alla vicentina è ancora più semplice! Il primo passo è porre lo stoccafisso all’interno dell’acqua già ammollato dopo 3 giorni e fatto asciugare per almeno una notta. Dopo di ché procedete a tritare la cipolla, dissalate le sarde e sciacquatele bene sotto l’acqua. Infine, versatele in una padella con un filo di olio d’oliva.
Mescolate tutto insieme e cuocete per almeno 60 minuti a fuoco basso fino a che le sarde e le cipolle non si saranno sciolte del tutto. Ora prendi il filetto di stoccafisso, farcisci con una parte di composto alla cipolla e spargilo su metà del pesce con un pizzico di pepe.
Spolverizza il tutto con la farina e richiudi il filetto di stoccafisso e taglialo in pezzi larghi da circa 6 cm l’uno. All’interno di un tegame metti i pezzi di stoccafisso e spargi il resto del composto con le cipolle.
Aggiungi il pepe nero, il grana e versa il latte. Infine, aggiungi anche l’olio fino a coprire completamente il baccalà. A questo punto lascia cuocere tutto per almeno cinque ore, cercando di non far nulla durante la cottura.
Dopo una cottura di almeno cinque ore il baccalà si presenterà morbido e non eccessivamente sfaldato. Servi con il prezzemolo e se lo desiderate con delle fette di polenta grigliata, oppure con della polenta morbida e leggermente salata.
La ricetta del baccalà alla vicentina è davvero deliziosa e semplice. Perfetta sia per un pranzo domenicale sia per un pranzo o una cena insieme agli amici. Il risultato presenterà un sapore delicato e ottimale per riuscire a degustare al meglio lo stoccafisso come prevede la tradizione vicentina.